Il 2020 e il 2021 sono stati, fino ad ora, tra gli anni più imprevedibili e incerti per i viaggiatori, a causa dell’impatto che il COVID-19 ha avuto sui loro comportamenti attesi di viaggio. Con l’avvicinarsi dell’estate, si registra un urgente bisogno di comprendere il comportamento di viaggio atteso dei consumatori e cogliere quanto il cambiamento di tale ‘atteggiamento abbia impattato su vari settori, in particolare quello dei viaggi.
Per aiutare gli operatori principali del mercato ad anticipare i piani di viaggio dei consumatori italiani, abbiamo condotto un sondaggio su un campione di 160 italiani, per raccogliere approfondimenti su come questi percepiscano l’impatto della recente pandemia sul loro comportamento di viaggio.
I risultati forniscono una stima ampia e completa sulle aspettative degli italiani nei confronti dei prossimi viaggi e sulle circostanze e le condizioni sotto le quali sarebbe più fattibile viaggiare per i nostri intervistati.
Cosa potrebbe fare un hotel o un’agenzia di viaggi per convincere i consumatori italiani a viaggiare?
Per garantire ai consumatori italiani che le loro esigenze verranno soddisfatte, è bene che gli operatori del settore dei viaggi ì considerino i seguenti risultati. Per tutte le fasce d’età, i fattori più essenziali sembrano essere un buon rapporto qualità-prezzo (39,81%), che include l’offerta di sconti per compensare i rischi del viaggio ed elevati standard di sicurezza e sanificazione (24,14%), nonché il distanziamento sociale. Infine, anche la cancellazione gratuita gioca un ruolo importante nelle decisioni dei consumatori. Offrire sconti potrebbe, quindi, aiutare ad attirare più clienti in cerca di un buon rapporto qualità-prezzo, in particolare studenti e giovani professionisti con un budget limitato, così come aiuterebbe mettere a disposizione degli ospiti alloggi igienizzati regolarmente (preferibilmente quotidianamente).
Cosa sembra scoraggiare i consumatori italiani dal prenotare una vacanza?
Oltre alle tecniche per convincere i consumatori italiani a pianificare i loro viaggi, è fondamentale anche sapere cosa potrebbe potenzialmente dissuaderli dal prenotare una vacanza. Abbiamo scoperto che oltre il 44,17% dei partecipanti al sondaggio indica la possibilità dello scoppio di un focolaio nel paese di destinazione come il principale fattore che li scoraggia dal viaggiare. Seguono in ordine i cambiamenti nelle restrizioni di viaggio (36,19%) e l’autoisolamento obbligatorio di 14 (25,77%) o 7 giorni (42,45%). Il 55,44% dei consumatori ha inserito il passaporto vaccinale più in basso in classifica, molto probabilmente a causa delle poche restrizioni attualmente in vigore per coloro che devono ancora ricevere il vaccino.
Per fornire un servizio completo ai vostri clienti, consigliamo di tenersi aggiornati sugli ultimi cambiamenti in materia di restrizioni, rischio di focolai, coprifuoco, autoisolamento obbligatorio, test COVID, …
Tenete al corrente i vostri clienti sulle modifiche alle restrizioni e assicuratevi che qualcuno sia disponibile, una volta giunti a destinazione, per fornire loro informazioni e supporto.
Curiosi di saperne di più?
Potete avere molti più approfondimenti scaricando il nostro rapporto di ricerca sul comportamento di viaggio dei consumatori italiani.